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Rinascita degli oggetti: l’arte del riuso che trasforma e stupisce

l'arte del riuso
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Oggi abbiamo il piacere di fare quattro chiacchiere con Luca, che del riuso e del riciclo ha fatto una personalissima forma d’arte.
Ogni oggetto dimenticato, abbandonato o rotto, tra le sue mani acquista una nuova vita.

L’ARTE DEL RIUSO

l'arte del riuso

Come prima cosa vogliamo chiederti di parlarci un po’ dell’origine del riciclo.

L’idea del riutilizzo non è una invenzione moderna.
Da sempre gli esseri umani hanno recuperato i manufatti inutilizzabili nella funzione per la quale erano stati creati per trasformarli in altri oggetti nuovamente utili e funzionali.

Prima della nostra era di consumismo, gli oggetti erano costosi ma anche compagni di viaggio e non era facile staccarsi da essi.
Le lame degli spadoni da combattimento, se non sprofondavano nel mito (o nella roccia), prima o poi venivano ridotte a coltellacci da scanno poi a coltelli da cucina e infine a temperini o posate.

Molti degli attrezzi agricoli erano riduzioni di armature, corazze, alabarde o scudi che, se resi inutilizzabili dal loro utilizzo, venivano forgiati nuovamente in forme diverse e scopi inaspettati.

l'arte del riuso

Un’altra curiosità che ti chiediamo di soddisfare è quella di spiegarci qualcosa dell’evoluzione e dello sviluppo di questa pratica.

L’ambiente nel quale maggiormente si è fatto uso del riuso, forse, è l’architettura.

La piazza dell’Anfiteatro di Lucca è uno degli esempi più evidenti di trasformazione di un manufatto in qualcosa d’altro.
Originariamente creata nel II secolo d.C. per ospitare i giochi gladiatori, è diventata una piazza di mercato e i suoi spalti trasformati in abitazioni.
L’edificio ha certamente perso l’originario fascino della Roma classica, ma la permanenza nella forma ad ovale, ha dato allo spazio una nuova qualità artistica ed estetica (oltre che funzionale).
Complimenti quindi all’architetto Nottolini che nell’ottocento riuscì a ridare vita ad una struttura ormai in decadenza da secoli.

Altro esempio può essere la porta Pretoria della Augusta Taurinorum del I secolo d.C. trasformata in palazzo Madama dai duchi di Savoia nel XVI secolo a cui è stata aggiunto la facciata barocca con scalone da Filippo Juvarra agli inizi del XVII secolo.
Oggi è sede museale e patrimonio mondiale dell’umanità UNESCO.

In altri casi il riuso è passato attraverso la distruzione del preesistente.
Lo spazio, ricreato e riusato, non ha mantenuto nulla di ciò che era, come nel caso dell’altare della Patria a Roma, sorto su una significativa testimonianza del passato medievale della città cancellato completamente (o quasi).

Davvero un bagno di cultura questo! Approfittiamo ancora per chiederti: quale deve essere lo scopo principale del riuso?

Il riuso è una operazione delicata che deve sempre puntare alla valorizzazione dell’originale nel rispetto di chi lo ha ideato, progettato e costruito e dei materiali impiegati per la sua costruzione.

Riusare non significa distruggere il passato ma valorizzare mediante un nuovo utilizzo (anche solo puramente estetico) l’arte e i materiali dell’oggetto originario.
Il riuso supera l’idea della conservazione ad ogni costo per portare nel presente gli oggetti ormai inutilizzabili, significa riesumarli da cantine, soffitte e fondi dell’armadio per rientrare nella quotidianità, significa riviverli facendoli nascere nuovamente con una funzione diversa dalla primitiva idea.

l'arte del riuso

Ci puoi fare qualche esempio di riuso che magari tu stesso hai messo in atto?

Un vecchio remo, appeso alla parete, può diventare sostegno per gli attrezzi di cucina o vasi per le piante. Una vecchia lampada a gas, cablata con materiali certificati, può tornare ad illuminare la sala.

La vecchia scaletta del letto a castello dei bambini può trasformarsi in una libreria (orizzontale o verticale). Ma potrei fare infiniti esempi.

Ci vuole davvero creatività e senso estetico…

Esatto.
Nel riuso si mescolano restauro e progettazione; con il primo si ripristina quanto più possibile della forma e della consistenza materiale dell’oggetto mentre con la seconda si guarda al manufatto con gli occhi della fantasia e lo si adatta alla nuova funzionalità.

Per essere efficace, il processo di riuso deve armonizzare la forma dell’oggetto con la sua nuova funzione evitando la negazione della sua essenza primitiva, puntando invece ad una sua reinterpretazione.

L’arte del riuso è una commistione di fantasia, restauro e buon gusto. Il riuso stimola la voglia di inventare nuovi utilizzi per ricordi impolverati.
Ma costringe anche a togliere ai nostri oggetti quella triste patina di stantio che li ha resi vecchi e tristi. Quando le due operazioni, restauro e ritorno alla funzionalità, vengono svolte con affetto e buon gusto, il nostro attaccamento ad essi si stratifica, rendendoli ancora più nostri.

l'arte del riuso

Ci lasci ancora qualche ultimo suggerimento per arredare le nostre case in maniera originale e funzionale salvando magari qualche vecchio oggetto che troviamo in cantina o in soffitta?

Volentieri.
La cornetta in bachelite di un vecchio telefono da scrivania evoca il flusso di suoni e parole, ad esempio. Una sua nuova funzione potrebbe essere quella di rubinetto per una fontanella per l’acqua (magari per animali domestici).

Oppure, se montata su un supporto, può contenere piccole e moderne casse acustiche da collegare al televisore.

I vecchi cestini di vimini, da contenitori di regali natalizi alimentari, possono tornare in vita come contenitori di immagini se vengono appesi con al loro interno una sottile cornice per ritratti o uno specchio.

Quasi ogni oggetto può trasformarsi in apparecchio per l’illuminazione (lampadario da soffitto, applique da parete, piantana o lampada da tavolo) se cablato secondo normative CEE di sicurezza.
Tanto più che le lampade LED scaldano poco e richiedono poca potenza, quindi il rischio di incendio è decisamente ridotto rispetto a quando erano disponibili solo le lampadine ad incandescenza.

l'arte del riuso

CONCLUSIONE

Ringraziamo di cuore Luca per aver condiviso con noi la sua passione e il suo talento per l’arte del riuso. Ci auguriamo che le sue parole siano d’ispirazione per tutti noi, spingendoci a guardare con occhi nuovi gli oggetti che ci circondano e a riscoprire il valore del riutilizzo creativo.

Ora tocca a voi! Qual è la vostra idea di riuso creativo? Avete qualche progetto o consiglio da condividere? Fatecelo sapere nei commenti qui sotto!

Ricordate che comunque ogni piccolo gesto conta.
Scegliendo di riutilizzare, riparare e reinventare, contribuiamo a ridurre l’impatto ambientale e a costruire un futuro più sostenibile.

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Articolo scritto da Ary

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