Il profumo è la mia seconda pelle. Lo cambio e lo ricambio a seconda dei vari momenti della giornata e dell’umore.
Che sia una fragranza di mass market, low cost o di nicchia, se mi dà gioia è la benvenuta.
Da poco mi sono accostata anche alle fragranze ispirate, chiamate anche dupe, solo per non dover spendere un rene ogni volta e per la curiosità di paragonarle agli originali che spesso possiedo.
Mi piace vedere come lavorano i nasi per replicare certi accordi e certe sfumature olfattive, mi piace cogliere similitudini e differenze e allenare così l’olfatto e la mia capacità critica.
Ammetto che ci sono brand che lavorano molto bene in questo senso e altri meno.
COME SI TRASFORMA UNA FRAGRANZA COSTOSA IN DUPE
Di solito le aziende che vogliono riprodurre un profumo di nicchia con un budget ridotto si affidano a un mix di chimica avanzata, competenze creative e compromessi strategici.
Nonostante ciò, il risultato è spesso meno complesso o raffinato rispetto all’originale, anche se può avvicinarsi all’essenza generale del profumo.
Come abbiamo detto, per dar vita ad un dupe, un odore quanto più simile al modello al quale ci si ispira, ci si avvale di vere e proprie strategie, quali:
- Sostituzione con alternative sintetiche: le molecole di sintesi possono imitare note naturali, come l’ambroxan per l’ambra grigia o il cashmeran per legni caldi.
- Blend di molecole sintetiche e naturali: si usano molecole sintetiche per rinforzare o bilanciare materie prime più economiche.
- Utilizzo di estratti meno costosi: ad esempio, sostituire l’iris (carissimo per la lavorazione dei rizomi) con molecole come irone o altre note polverose simili.
- Incremento di molecole sintetiche che agiscono da fissativi, come iso E super o hedione.
- Semplificazione della piramide olfattiva, sacrificando parte della complessità evolutiva.
- Riformulazione usando ingredienti conformi alle norme IFRA, mantenendo al massimo l’integrità olfattiva.
- Utilizzo di tecniche analitiche come la gascromatografia per scomporre il profumo e identificare le molecole principali. Ma queste tecniche non sempre riescono a catturare sfumature particolari o materie prime molto complesse.
Tuttavia un profumo di nicchia, artigianale o esclusivo, si caratterizza anche per il suo valore artistico, che nasce dalla visione del profumiere.
Questo rende difficile replicare l’esperienza emotiva o sensoriale del profumo originale. La vera sfida sta dunque nel tentare di riprodurre non solo la formula chimica, ma anche la sensazione e l’identità unica del profumo.
Le formule di partenza sono spesso elaborate, con combinazioni uniche di materie prime, puntando all’originalità e a un’identità olfattiva ben definita, difficilmente replicabile.
SE SI SCEGLIE UN DUPE CI SI DEVE PER FORZA ACCONTENTARE?
Sì e no. Come dicevo ci sono dupe fatti davvero molto bene che soprattutto per quanto riguarda le note di base, quelle che rimangono più a lungo sulla pelle, si comportano quasi come gli originali, a volte superandoli in longevità e proiezione.
Tuttavia, per mia esperienza, ho trovato spesso differenti le note di testa e meno complessità in quelle di cuore.
La semplificazione di una formula ovviamente dà vita a qualcosa in grado di evocare sì ciò a cui si ispira, regalandoci sensazioni di benessere e appagamento molto simili, ma quasi mai uguali.
Le principali difficoltà che si incontrano nella creazione di un profumo ispirato sono:
- Dosare ingredienti usati nelle fragranze di nicchia soggetti a limiti di concentrazione.
- Garantire una buona persistenza usando ingredienti meno costosi.
- Riprodurre il “sillage” (scia) distintivo del profumo.
- Replicare la presenza di materie prime rare.
- Ricreare alla perfezione gli accordi olfattivi.
METTIAMO ALLA PROVA SHOBI
Abbiamo già parlato di questa azienda greca che produce profumi equivalenti o dupe, infatti collaboriamo con Shobi da alcuni mesi.
Nel tempo abbiamo provato fragranze che ci hanno soddisfatto e convinto di più e altre meno, ma non c’è dubbio che si tratta di un’azienda molto seria e disponibile nei confronti dei clienti (e non è poco!).
Questa volta mettiamo alla prova tre fragranze molto diverse tra loro, delle quali possiedo anche gli originali.
Ho richiesto apposta proprio questi profumi per potervene parlare in modo più dettagliato e puntuale.
Nello specifico si tratta di Bubble Bath di Maison Margiela, Iris Poudrè di Frederic Malle e Lira di Casamorati.
Unica postilla doverosa che devo fare è che paragonerò la versione in olio che mi è stata inviata con la versione eau de parfum con erogatore a spruzzo che possiedo.
BUBBLE BATH di Maison Margiela
Le note olfattive dichiarate in piramide sono:
- Testa: Bergamotto, pepe rosa, sapone.
- Cuore: Rosa, lavanda.
- Base: Cocco, muschio bianco, patchouli.
Si tratta di un profumo che vuole catturare l’essenza di un bagno caldo e rilassante.
Le note di sapone e cocco richiamano una pelle fresca e pulita, mentre il muschio bianco aggiunge morbidezza e intimità.
È un profumo rilassante e minimalista, ideale per momenti di tranquillità e cura personale.
Si tratta di un profumo che amo e che mi rilassa molto perché, soprattutto applicato dopo la doccia o prima di andare a letto, mi fa sentire pulita e in ordine.
Ma va benissimo anche come profumo da usare nel quotidiano e sul posto di lavoro proprio per il suo essere delicato e innocuo.
Si percepisce concretamente una nuvoletta calda di vapore con una nota fiorita delicata e saponosa.
Il dupe di Shobi di Bubble Bath
La versione fatta da Shobi di questo profumo non mi ha convinta del tutto perché non ha le sfumature delicate dell’originale.
Apre molto forte e resta pesante sulla pelle per molto tempo.
La nota saponosa sovrasta un po’ tutto a discapito della parte più eterea e soffice data dal muschio e dal latte di cocco.
Queste note mancano completamente e ci fanno capire quanto la semplificazione delle formule sacrifichi parti importanti di una fragranza.
L’originale è sicuramente più sofisticato e bilanciato grazie a una rilassante nota di lavanda e a una leggermente agrumata che nel dupe non percepisco.
L’evoluzione è inesistente e mi manca proprio quella sensazione confortante che ha reso celebre l’originale.
In definitiva la versione Shobi risulta più semplice e orientata al comfort, con un’attenzione particolare alla durata ma sacrifica alcune sfumature a mio avviso fondamentali.
Tuttavia se cercate un profumo che sappia di pulito e di sapone con una persistenza davvero importante, potete tranquillamente provarlo, magari spruzzandolo sui vestiti.
Io avendo la versione in olio non ho potuto fare questa prova.
Voto 6/10.
IRIS POUDRE di Frédéric Malle
Le note olfattive dichiarate in piramide sono:
- Testa: Iris, rosa.
- Cuore: Ylang-ylang, violetta.
- Base: Vaniglia, muschio, sandalo.
Iris Poudre è un tributo elegante all’iris, un fiore polveroso e sofisticato.
Le note fiorite si fondono con una base morbida e legnosa, creando un profumo che ricorda una cipria lussuosa o una sciarpa di cashmere.
È raffinato, avvolgente e perfetto per chi cerca un’eleganza discreta. Indubbiamente un profumo elegante e vintage che fa venire alla mente una saponetta lussuosa e un bagno stile liberty.
Iris Poudre è un profumo elegante e cipriato, con aldeidi, iris (rizoma, direi, visto ma materica burrosità) e muschio che gli conferiscono un’aura vintage.
Il dupe di Shobi di Iris Poudre
La versione di Shobi riproduce l’essenza cipriata e floreale, ma tende a semplificare la composizione. Sebbene riesca a catturare l’atmosfera del profumo originale, mancano alcune transizioni e sfumature che caratterizzano la complessità di Iris Poudre.
Come abbiamo già detto, le versioni Shobi sono progettate per evocare l’essenza dei profumi di lusso, mantenendo però un prezzo competitivo.
Per fare questo spesso ci si concentra solo sugli accordi dominanti, sacrificando alcune delle sfaccettature olfattive degli originali.
L’Iris di Shoby è un tripudio floreale dove le note di testa la fanno da padrone, poi subentra anche una violetta leggermente legnosa e tanto muschio in base. Sinceramente non lo sento particolarmente avvolgente o dolce, è un profumo che resta un po’ austero e parecchio languido. Di quell’eleganza lontana, da vecchie foto in bianco e nero ingiallite e vecchi merletti.
N.B. Riprovando la versione olio di Shobi, praticamente andando verso il fondo del prodotto, la qualità è migliorata molto, anche in questo caso credo si tratti di un’amalgama degli ingredienti non perfetta. Consiglio magari di scuotere un po’ il flaconcino quando vi arriva o di tenerlo a testa in giù per un po’.
Voto 6 e ½.
LIRA di Casamorati (Xerjoff)
Le note olfattive dichiarate in piramide sono:
- Testa: Bergamotto, arancia rossa, fiori di lavanda.
- Cuore: Rosa, gelsomino, cannella, fiore di liquirizia.
- Base: Vaniglia, muschio, caramello.
Lira è un profumo gourmand con note di agrumi, caramello e vaniglia, che danno vita a una calda dolcezza simile a un dessert.
Questo profumo è un gourmand orientale che combina note zuccherine e candite con una freschezza agrumata iniziale.
Il caramello e la vaniglia creano un’atmosfera avvolgente e golosa, mentre la lavanda e le spezie aggiungono complessità.
Evoca l’idea di un dolce tipico natalizio con un tocco vintage e tradizionale.
Il dupe di Shobi di Lira
La versione Shobi mantiene il carattere dolce e avvolgente, enfatizzando maggiormente la vaniglia e il caramello.
Tuttavia risulta meno complessa, con una riduzione del bilanciamento tra spezie e fiori.
Nella versione Shobi non ho percepito la liquirizia, ma verso il fondo ho sentito più nettamente la cannella che ha dato quel quid di calore alla fragranza.
Si tratta di un profumo allegro e goloso adattissimo a questo periodo.
Se vi piacciono fragranze come Devotion di Dolce e Gabbana o Bake di Akro, questo non deve assolutamente mancare nella vostra collezione.
E se non potete permettervi l’originale (o semplicemente non volete spendere una cifra importante), anche la versione Shobi è piacevolissima.
Voto 7/10.
Considerazioni finali
Sperando che questa carrellata su profumi d’ispirazione vi abbia… ispirato, aspettiamo di leggere i vostri commenti e soprattutto le vostre esperienze profumate.
Articolo scritto da Ary