Siamo arrivati al gran finale della nostra esplorazione nei Fragrantica Awards 2024!
Se ti sei perso le “puntate precedenti”, non temere, puoi recuperare tutto sul blog, sia che tu sia un amante dei profumi gourmand, e sia se invece cerchi qualcosa di più seducente.

Dopo un viaggio tra le migliori fragranze dell’anno e di tutti i tempi, eccoci all’ultima tappa di questa maratona profumata.

E quale miglior occasione per parlare di profumi se non con San Valentino alle porte? Se stai cercando il perfetto profumo per San Valentino, tra le categorie premiate troverai sicuramente quello giusto per stupire chi ami (o per concederti un regalo speciale).

Miglior profumo floreale bianco (dal 2020): l’eleganza dei fiori inebrianti

La vittoria per questa categoria di profumi senza tempo è andata a Reflection 45 di Amouage, che si è imposto su due concorrenti di tutto rispetto: L’Interdit Rouge di Givenchy e Blanche Bete di Les Liquides Imaginaires.
Sebbene non abbia ancora avuto l’opportunità di testare il vincitore, la sua struttura olfattiva ricca e sontuosa lascia intendere un profumo sofisticato, profondo e sfaccettato.

Dall’altra parte, L’Interdit Rouge rappresenta un’icona contemporanea della profumeria, un bouquet di fiori bianchi sensuali con un tocco audace che lo rende irresistibile, e un profumo perfetto per San Valentino, grazie alla sua scia ipnotica e avvolgente.
Blanche Bete, invece, è una vera sinfonia di latte e fiori, un’interpretazione candida e dolcissima della femminilità. Qui ha vinto il carattere di Reflection 45, ma per chi cerca una fragranza romantica e intensa, Givenchy resta una scelta sicura.

Miglior profumo femminile di tutti i tempi: icone immortali

A conquistare il titolo è stato Hypnotic Poison di Dior, una fragranza audace, riconoscibile e polarizzante. Dolce, avvolgente, con quella scia irresistibile di mandorla e vaniglia che lo rende un’arma di seduzione potente.

Seguono Coco Mademoiselle di Chanel, simbolo di eleganza e freschezza sofisticata, e Mon Guerlain, un tripudio di vaniglia, lavanda, iris e gelsomino, perfetto per chi ama i profumi raffinati e mai banali.

Quest’ultimo, in particolare, con il suo mix equilibrato tra dolcezza e raffinatezza, è il perfetto profumo per San Valentino.

Miglior profumo maschile di tutti i tempi: classe e virilità

Sul podio troviamo Dior Homme Intense, un capolavoro che mescola iris, legni e ambretta per un risultato sofisticato e moderno.
A seguire Bleu de Chanel, una scelta versatile e magnetica, ideale per qualsiasi occasione.
Infine, Terre d’Hermès, un mix di vetiver, pepe e patchouli che esprime una mascolinità autentica, perfetto per chi ama le fragranze decise e senza tempo.

Direi che in questa categoria non manca proprio nulla e, seppur la versione Intense di Dior non è tra le mie preferite, si conferma la maestria delle tre storiche maison e dei nasi scelti per la creazione di questi capisaldi della profumeria luxury.

Miglior profumo di nicchia di tutti i tempi: capolavori olfattivi

Questa categoria è una vera gioia per gli appassionati. Il primo posto è andato a Naxos di Xerjoff, un tripudio di miele, tabacco e agrumi che crea un’armonia perfetta tra dolcezza e carattere.
Sinceramente devo ancora incontrare qualcuno che non si sia innamorato di questo blend.

Al secondo troviamo L’Air du Désert Marocain di Andy Tauer, un’esperienza sensoriale che trasporta direttamente tra le spezie e le sabbie del Marocco. La prima volta che ho sentito questa fragranza me ne sono letteralmente innamorata, per me è l’oriente in boccetta, con le sue resine, le sue spezie, la frutta secca e un’aria calda e tiepida carica di sentori naturali. Chiude il podio Ani di Nishane, una vaniglia agrumata, talcata ed elegantissima. Un trio che se rappresenta il meglio della profumeria artistica in assoluto, è però sicuramente nell’empireo.

Miglior marketing per un profumo 2024: il fascino della comunicazione

Quanto siamo sensibili al packaging di un profumo o alla sua comunicazione visiva? Io tanto, e sinceramente capisco perché Gaultier in questa categoria abbia sbancato conquistato tutte e tre le posizioni.

Le Male Elixir, un flanker che gioca sul fascino dell’iconica boccetta a torso nudo; Le Beau Paradise Garden; e infine Gaultier Divine.
L’estetica riconoscibile e seducente di queste boccette è senza dubbio in grado di calamitare l’attenzione sugli scaffali.

Peggior marketing per un profumo 2024: scelte discutibili

Qui non ci sono sorprese. A dominare la classifica troviamo tre fragranze legate a Donald Trump: Fight Fight Fight Cologne for Man President Trump, Victory Cologne, e Victory Perfume.
Il motivo? Naming poco ispirato, comunicazione aggressiva e packaging decisamente rivedibile.

Il giudizio degli utenti di Fragrantica sembra davvero unanime, anche se dubito che molti lo abbiano davvero provato.
A meno che non vogliate troncare la relazione sul nascere, vi sconsiglierei queste fragranze come profumo per San Valentino. Beh, per la serie “non si può che migliorare!”.

Miglior profumo fruttato (dal 2020): dolcezza e freschezza

I profumi fruttati non sono assolutamente la mia categoria del cuore.
A meno che il frutto non doni succosità (come la pera ad esempio) o vellutatezza (come la pesca o l’albicocca) al jus, non mi ritengo la fan numero uno.
Spesso i fruttati sono poco persistenza, troppo appiccicosi o semplicemente infantili; insomma, deve crearsi la magia.

I tre vincitori di questa categoria non mi sono mai arrivati al naso, per questo mi limito ad elencarveli in ordine di arrivo: Pacific Chill di Vuitton, un’esplosione di freschezza marina e agrumata; God of Fire di Humbert Lucas (parlavamo prima di boccette riconoscibili?) con il suo mango ipnotico e speziato; e Burberry Her Elixir, una fragranza giovane e vivace. 

Miglior profumo all’iris (dal 2020): sofisticazione pura

L’iris è una delle mie note preferite, da buona nostalgica.
Eppure il camaleontico fiore mi piace in ogni sua sfaccettatura e declinazione, da quella più vintage e talcata (ad esempio Iris Poudre di Frederic Malle) a quella più burrosa e terrosa (firma olfattiva di Francesca Bianchi che tinge di animalico l’Iris in un peccaminoso Sticky Fingers).

Gli amanti dell’iris qui non rimarranno delusi. La terzina è composta, in ordine, da tre gioielli: Gentleman di Givenchy, che combina iris e patchouli con un tocco moderno; Le Male di Gaultier, che reinventa l’iris con sensualità; e Dior Homme Original, un classico intramontabile. 

Persi nelle note di legno ambrato: profumi avvolgenti e misteriosi

Il nome di questa categoria mi fa sorridere, ma in realtà comprende profumi molto importanti e olfattivamente imponenti.
Sul primo gradino troviamo Gran Soir della Maison Francis Kurkdjian, un unisex del 2014.
Come dice il nome, una fragranza regale, che in qualche modo arriva prima di noi. Bisogna avere la personalità giusta per indossarla, o davvero una “grande serata”. Lo avrei messo al primo posto? Forse no.

Al secondo troviamo L’Air du Desert Marocain di Tauer, un profumo a mio avviso unico e inconfondibile.
Ci sono tanti profumi con note orientali ma questo è un vero e proprio viaggio dentro a un mercato marocchino, con le sue resine, i legni, le ambre.

Non da meno il terzo classificato, Au Coeur du Desert, sempre di Tauer, un orientale più speziato più profondo. Concordo con l’ordine di arrivo degli ultimi due.

Miglior profumo al tabacco (dal 2020): fascino vintage

Il tabacco è un’altra nota che amo, che mi trasporta all’interno di salotti immaginari pieni di libri, con poltrone in pelle e tappeti. Una dolcezza malinconica e struggente che mi fa impazzire.
Il vincitore di questa categoria è stato Vanille Havane di Les Indemodables, un profumo nato nel 2020 che purtroppo non ho avuto modo di provare, tuttavia conosco il brand e lo adoro, quindi potrei dire che è una vittoria meritata solo sulla fiducia.

Ma poi con una piramide così bella e calda con cacao, cuoio e rhum, potrebbe non piacermi? A seguire abbiamo Tobacco Honey di Guerlain, un classicone molto elegante, dolce ma non stucchevole; a chiudere Opus XIV- Royal Tobacco di Amouage, un profumo dalla piramide ricchissima che va provato su pelle per dar modo a tutti gli ingredienti di venire fuori.
Scegliendo uno di questi come profumo per San Valentino, credo potrebbe prospettarsi anche un interessante dopo cena!

Odio questo profumo: i più controversi

Questa categoria mi piace particolarmente perché un profumo deve in qualche modo anche far discutere e non essere piacione e ruffiano tanto per mettere d’accordo tutti.
Nella vita bisogna avere il coraggio di prendere posizione. E i tre vincitori una posizione l’hanno presa eccome!

Al primo posto abbiamo Sauvage di Dior (decisamente un profumo che divide la massa); al secondo Baccarat Rouge 540 di Maison Francis Kurkdjian, un profumo imitatissimo (e spesso anche male) con note balsamiche e zuccherine. Difficile amarlo in parte, o lo si ama o lo si “odia”.
Infine Victory Cologne President Trump (volete dire che oltre ad avere un packaging orripilante fa pure schifo?). 

I profumi più noiosi: femminili e maschili

Anche se il termine “noioso” è abbastanza soggettivo, andiamo a vedere chi è stato messo in questa “lista nera”.
Al primo posto troviamo Prada Paradoxe Virtual Flower, un profumo da donna del 2024 che non ho avuto modo di provare, ma in effetti la piramide, vista così, un po’ banalotta lo sembra.
Tuttavia mi stupisce sempre vedere come spesso i detrattori di Paradoxe siano estimatori di Libre e viceversa. Non mi spiego quale grossa differenza nella narrazione olfattiva, ma soprattutto sulla destinazione di pubblico, ci sia tra i due.

Al secondo troviamo Vanilla Sex di Tom Ford (maddai, una vaniglia talcata con mandorla e fava tonka? Proprio mai sentita…) e al terzo Good Girl Blush di Carolina Herrera, ma già non amando le altre versioni di Good Girl, non ci tengo nemmeno a sapere com’è questa. 

Riassumendo, per il popolo di Fragrantica un profumo noioso da donna è un profumo prevedibile e un po’ stucchevole. Beh, concordo.

Tra i profumi dallo sbadiglio facile categoria maschile, vincono: Sauvage Eau di Dior, Million Gold di Paco Rabanne ed Eros Energy di Versace; tutti profumi recentissimi. In effetti con questa tripletta mi sono trovata catapultata nella ressa natalizia di Sephora.

“Cosa possiamo prendere allo zio?” “Prendigli l’Eros, che non sbagli”. “E al babbo?” “Secondo me potrebbe piacergli Sauvage, lo usa anche metà del mio ufficio. Ah, per Andrea che fa sempre bisboccia con gli amici prendiamo Million, sai che figura che fa in disco?”.

Per carità, va de retro.

Le migliori foto di Fragram

Questa categoria forse è la meno interessante tra tutte, ma la inserisco sia per completezza e sia perché gli utenti di Fragrantica si impegnano davvero tanto per fare le foto e alcuni profumi che vengono mostrati sono delle vere chicche.

Al primo posto abbiamo Poison di Dior, che si presta bene anche per la forma coreografica della boccetta; al secondo Encre Noir, giustamente inserito in scenografie naturali; e infine Interlude 53 di Amouage poggiato spesso su ceppi di legno per rievocarne le note principali.

Conclusioni: un viaggio tra icone e novità

Direi che questa lunga, lunghissima cavalcata alla scoperta dei vincitori dei Fragrantica Awards finisce qui, spero di non avervi annoiato e che questa carrellata di profumi vi abbia ispirato nella ricerca del perfetto profumo per San Valentino.

Fatemi sapere se anche voi siete d’accordo con la giuria popolare o su certe scelte dissentite. Dai, facciamo un po’ di pettegolezzi profumati che fa sempre bene! 

Articolo scritto da Ary