FRAGRANTICA AWARDS 2024 – PRIMA PARTE

FRAGRANTICA AWARDS

Giudicare un profumo come il migliore in assoluto non è semplice. Eppure, oltre il gusto personale, ci sono dei parametri oggettivi che aiutano a farlo.

Anche quest’anno, sulla base di questi parametri, sono stati assegnati i Fragrantica Awards alle fragranze che si sono distinte nel 2024.
Si tratta dell’ottava edizione e ogni anno la partecipazione cresce sempre di più, indice di un sempre maggior interesse nei confronti del settore della profumeria.

Le categorie in concorso erano in tutto quattordici:

  • Miglior profumo donna 
  • Miglior profumo uomo 
  • Miglior profumo unisex 
  • Miglior profumo di nicchia 
  • Miglior profumo maschile preferito dalle donne 
  • Miglior profumo femminile preferito dagli uomini 
  • Miglior gourmand dal 2020 (dal 2020)
  • Miglior profumo ai fiori bianchi (dal 2020)
  • Profumo più virile (dal 2020)
  • Miglior fragranza femminile di tutti i tempi
  • Miglior fragranza maschile di tutti i tempi
  • Miglior profumo di nicchia di tutti i tempi
  • Miglior marketing
  • Peggior marketing
FRAGRANTICA AWARDS


Per ciascuna categoria in concorso è stata fatta una classifica partendo dal profumo più voltato e quindi preferito dalla community fino ad arrivare agli ultimi posti.

In questo articolo parleremo solo delle prime quattro categorie (altrimenti verrebbe davvero lunghissimo), delle altre vi parleremo prossimamente.

Come per tutti i concorsi, ad alcuni le prime posizioni hanno lasciato l’amaro in bocca e un po’ di delusione.
Si è soprattutto accusata la poca originalità delle preferenze, che strizzano l’occhio sempre a profumi gourmand, dolci e vanigliati (basti ricordare che il vincitore dello scorso anno nella categoria fragranze femminili è stato Libre di Yves Saint Laurent mentre quest’anno Goddess di Burberry).

Tutti i migliori profumi del 2024 votati dalla community di Fragrantica

Miglior profumo femminile 2024 

Al primo posto abbiamo Goddess di Burberry, un profumo elegante con note di lavanda, vaniglia e cacao.
Un profumo femminile e di classe, avvolgente ma mai invadente.

Già a partire dalla sua uscita aveva destato molta curiosità e aveva toccato in fretta picchi di vendita molto alti. Tuttavia – e chi frequenta un po’ i gruppi social lo sa – c’è da dire anche che è stato uno dei profumi più rivenduti da chi lo aveva preso in blind buy, forse perché i collezionisti non hanno trovato in questa uscita poi così tanta originalità.

Personalmente, possedendo ad esempio Mon Guerlain di Guerlain, che si muove sullo stesso binomio vaniglia-lavanda, non ho avvertito l’esigenza di acquistarlo.
Di sicuro però lo consiglierei a chi cerca un profumo dolce ma luminoso, contemporaneo e versatile. 

Al secondo posto troviamo Devotion di Dolce & Gabbana, anche questo profumo appena uscito ha fatto davvero il botto, se ne parlava ovunque fuori e dentro i social.
Vaniglia, limone candito, panna cotta e rum rappresentano una piramide altamente glicemica che però ha fatto girare la testa a molti, conquistati anche da un packaging assolutamente iconico.
Insomma, anche a questo giro Dolce & Gabbana hanno fatto centro, piazzandosi a un bel secondo posto grazie a un profumo gourmand dolce e confortante. Originale? 

Anche in caso questo caso mi sento di dire di no.

Medaglia di bronzo infine per Guidance di Amouage, un profumo della famiglia floreale orientale con note di osmanto, rosa e incenso.
Qui, per preferenze del tutto personali, mi muovo su un territorio più confident.

Sia perché parliamo di una creazione di uno dei miei nasi preferiti in assoluto: Quentin Bisch e sia perché l’incenso è una nota che mi affascina da sempre.
La combinazione dell’osmanto vellutato con la rosa regala a questa fragranza un cuore raffinato, mentre l’incenso porta una nota mistica e affascinante.
Un’opera d’arte olfattiva per chi ama distinguersi.

Miglior profumo maschile 2024 

Althair di Parfums de Marly, anche in questo caso la vetta è conquistata da un profumo dolce, ma molto sfaccettato e profondo.
Un profumo che unisce l’avvolgenza di una parte pralinata al calore delle spezie, alla brillantezza degli agrumi e alla profondità dei legni.

Una fragranza equilibrata e sensuale con un’evoluzione resinosa, balsamica, cremosa e leggermente talcata che trovo molto adatta alle stagioni fredde.
Un profumo gourmand sofisticato che divide: o lo si ama o lo si “odia”.

Le Male Elixir di Jean Paul Gaultier, al secondo posto troviamo ancora un profumo con la nota di vaniglia e ancora un profumo creato da Quentin Bisch (a casa mia si direbbe sbancare il botteghino!).

Si tratta di una rivisitazione intensa e sensuale del classico “Le Male”, con un tocco moderno.
Qui le note principali sono: lavanda, fava tonka, miele.
Mentre la lavanda mantiene il legame con la tradizione, il miele e la fava tonka donano profondità e calore.
Ideale per chi cerca una fragranza maschile intensa ma non eccessiva. Un orientale fougere molto caldo e duraturo. 

Tuttavia non mi spiego molto il podio visto che per molti questo profumo è stato definito “eccessivo”.

L’Homme Idéal di Guerlain si piazza al terzo posto e si tratta (evviva si cambia!) di un aromatico legnoso.
Un profumo del 2014 nel quale prevalgono le note di arancia amara, rosmarino, mandorla e fava tonka.

Un profumo equilibrato e di classe decisamente più apprezzabile nella stagione invernale.
In generale è un profumo che mette d’accordo i più.
Un po’ ci borbottano su perché a molti la mandorla stona, altri invece storcono il naso per il rosmarino, ma poi in fondo ammettono che si tratta di un buon profumo.

Miglior profumo unisex 

Ammetto che questo primo posto in questa categoria un po’ mi sorprende: Khamrah di Qahwa Lattafa.
Un arabo che ha fatto tanto parlare di sé fin dalla sua uscita.

La versione addizionata al caffè del primogenito Khamrah. Personalmente non ho provato questo flanker, ma immagino che in Dna resti lo stesso: vanigliato, speziato dolce, caldo.
Soprattutto nei drydown i due fratellini tendono a essere identici.

Seppure la dolcezza data da cannella, pralina e vaniglia facciano pensare a un profumo più femminile, il vincitore indiscusso nella sezione unisex è stato lui. Un comfort scent adattissimo all’autunno-inverno

Al secondo posto fa doppietta Althair Parfums de Marly del quale abbiamo già parlato nella categoria Miglior profumo maschile.
Quindi direi di bypassarlo e fare un balzo direttamente al terzo classificato.

In terza posizione troviamo Tobacco Honey di Guerlain, un avvolgente jus a base di miele, tabacco (un’accoppiata che mi dà sempre delle gioie!), chiodi di garofano, vaniglia, fava tonka e sesamo.
Un profumo non stucchevole ma molto morbido e in grado di rievocare il colore dell’oro grazie a un miele millefiori scaldato da un tabacco ambrato.
Davvero un profumo unisex anche grazie all’irrobustimento dato dall’oud.

Miglior profumo di nicchia

E qui in prima posizione abbiamo un fuoriclasse, perché Crivelli picchia sempre giù duro con le sue fragranze.

L’oro profumato va a Oud Maracuja di Maison Crivelli, un’interpretazione unica dell’oud con un twist fruttato esotico.
Un orientale legnoso, cuoiato, tropicale e animalico.

Come si può vedere anche qui, le piramidi di Crivelli sono sempre molto ricche e importanti.
In questo caso abbiamo: frutto della passione, rosa turca, zafferano (questi due ingredienti personalmente non mi fanno impazzire insieme), patchouli, ambra, cuoio e vaniglia.
Già così si può capire la potenza e l’opulenza di questo profumo.
Le note di maracuja e di cuoio prevalgono e, anche se il primo posto non ha messo d’accordo tutti, sicuramente è da considerarsi un profumo in grado di sposare i contrasti e quindi chi meglio di lui può essere incoronato il top degli unisex? 

Cambiamo completamente registro scendendo al secondo posto, dove troviamo Ani di Nishane, un capolavoro luminoso e avvolgente, con un’anima speziata e cremosa.

Questo è senza dubbio un profumo molto amato e del quale si parla un gran bene perché riesce a unire la parte più brillante data dagli agrumi a quella più dolce data dalla vaniglia e a quella più erbacea e speziata.
Una fragranza che ricorda un pasticcino alla crema con sentori balsamici.
Un profumo gourmand raffinato adatto a ogni stagione. 

Infine, l’ultimo della categoria, Vanille Havane di Les Indémodables.
Già solo a scrivere questo brand sorrido perché è stata una splendida scoperta di Esxence per me; l’ho provato proprio lì per la prima volta.

A proposito, voi andrete ad Esxence quest’anno? Noi ci saremo e vi faremo un bellissimo reportage, ne scriveremo presto sul blog.

Se non l’avete ancora letta, vi lasciamo qui l’intervista fatta ad Adam, uno dei founder del brand rivelazione dello scorso Esxence, Jijide.

Ma tornando a Vanille Havane, possiamo senz’altro concludere la circolarità di questa presenza così imperante data dalla vaniglia, che ha coinvolto quasi tutti i profumi vincitori.
Si tratta di un orientale (molti orientali, vero?) gourmand con note di vaniglia, tabacco e rum.

Sono sicuramente tra le mie note preferite se ben abbinate, ma mi rendo conto che sono anche abbastanza sfruttate e inflazionate.
Qui si potrebbe aprire un mio dibattito personale sulla genuinità delle ispirazioni dei profumieri, ma come spesso si dice: l’importante non è cosa si usa ma come lo si usa, e qui ci troviamo di fronte a un’armonia fantastica.

Al trittico si uniscono in maniera magistrale il cacao, il cuoio e note floreali (basti guardare il colore del jus per capire la qualità del profumo).
Un profumo gourmand caldo, con una vaniglia bourbon ricca e accenti balsamici. Dolce e profondo. Terzo posto meritatissimo!

FRAGRANTICA AWARDS

E voi siete d’accordo con queste scelte? Chi avreste fatto salire sul podio? Diteci la vostra…

Articolo scritto da Ary

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