Siamo sempre alla ricerca di prodotti efficaci che facciano risaltare la luminosità e migliorino la texture della nostra pelle, ma che nel contempo la trattino con delicatezza.
Quando si sente parlare di acidi si è sempre un po’ diffidenti, ma in realtà basta sapere quali, come e quando usarli.
Noi proveremo a spiegarvelo in questo articolo.
GLI ACIDI ESFOLIANTI
Gli acidi esfolianti sono sostanze che in ambito cosmetico facilitano il processo di desquamazione cutanea: favoriscono il distaccamento delle cellule morte dallo strato corneo e aiutano a rimuovere accumuli di sebo e polvere.
Gli esfolianti in altre parole assottigliano lo strato corneo e questo è il motivo per cui si ottiene una pelle liscia e luminosa quando si usano.
Le cellule morte in eccesso sulla superficie lasciano spazio a nuove cellule epidermiche che possono quindi salire in superficie.
Il loro potere esfoliante dipende da diversi parametri: dal pH della formula, dalla concentrazione usata, dalla struttura chimica, dal tempo di contatto con la pelle e dalla presenza di altri ingredienti.
Gli acidi esfolianti possono essere protagonisti di prodotti mono attivo o usati in combinazione.
Con tutti questi fattori in gioco le referenze sul mercato sono molte e non è semplice comprendere quale prodotto possa fare al caso nostro.
Gli acidi esfolianti che troviamo con più frequenza si possono dividere nelle seguenti macrocategorie: alfa-idrossiacidi (AHA), beta-idrossiacidi (BHA) e i poli-idrossiacidi (PHA)
AHA
Gli AHA sono un gruppo formato da molecole idrosolubili di diverse dimensioni e la loro capacità di penetrare lo strato corneo dipende proprio da due caratteristiche.
Tanto più le molecole sono piccole, più facilmente attraversano lo strato corneo.
Uniformano il colorito e levigano la pelle, contribuiscono anche ad appianare piccole rughe e linee sottili. Le pelli che trovano più giovamento dall’uso degli AHA sono quelle secche, deidratate e che presentano i primi segni del tempo.
I più rappresentati di questa famiglia sono acido glicolico, acido lattico e acido mandelico.
ACIDO GLICOLICO
L’acido glicolico ha azione esfoliante quando la sua concentrazione è almeno del 10 %.
Tra gli AHA è quello che attraversa più facilmente gli strati superficiali della cute, in quanto a livello molecolare è il più piccolo del gruppo.
Per lo stesso motivo risulta essere potenzialmente il più irritante e richiede maggiori accortezze nell’utilizzo.
L’acido glicolico è molto efficace come pro-age, aiuta a trattare rughe sottili, macchie solari, aspetto della cute irregolare e colorito spento.
ACIDO LATTICO
L’acido lattico viene usato nella formulazione dei cosmetici come acidificante, contribuisce ad ottenere un prodotto finito al grado di pH ideale per essere usato sulla cute.
Lo troviamo spesso nei prodotti haircare in quanto facilita la chiusura delle squame dei capelli e crea un’ambiente ostile a batteri e funghi che possono causare la forfora.
Mentre in skincare aiuta a ridurre le discromie, leviga la grana della pelle e migliora l’incarnato.
La molecola di acido lattico ha dimensioni maggiori dell’acido glicolico, la sua azione sarà quindi più delicata e progressiva.
ACIDO MANDELICO
L’acido mandelico ha dimensioni ancora maggiori rispetto agli AHA appena menzionati, la sua azione esfoliante è ancora più delicata e meglio tollerata, per questo può essere usato con efficacia da tutti i tipi di pelle anche le più sensibili.
L’acido mandelico è risultato molto valido nel trattamento di discromie e iperpigmentazioni come melasma, macchie post-brufolo, irritazioni e punture di insetto.
Ha mostrato anche una discreta capacità sebo-regolatrice, anche se in misura minore rispetto all’acido salicilico.
BHA
In cosmetica quando parliamo di beta-idrossiacidi ci si riferisce nello specifico all’acido salicilico: una molecola liposolubile affine alle sostanze oleose e quindi al sebo (che è appunto una miscela di sostanze lipidiche).
L’acido salicilico aiuta a liberare i pori dai tappi causati da accumuli di grasso e polvere.
Questo BHA è un derivato dell’acido acetilsalicilico e infatti ha un’azione antiinfiammatoria su comedoni attivi.
Nel complesso l’acido salicilico aiuta la risoluzione di imperfezioni, punti neri e previene la formazione di nuovi brufoli.
È consigliato per pelli grasse, a tendenza acneica e per trattare la cheratosi pilare.
Nei prodotti skincare lo troviamo in concentrazioni fino a un massimo del 2%, altri con un contenuto maggiore di BHA sono riservati ad uso professionale.
PHA
I poli-idrossiacidi sono attivi di ultima generazione costituiti da molecole grandi e con una capacità maggiore di legare molecole di acqua rispetto sia agli AHA che ai BHA.
La bassa capacità di penetrazione dello strato corneo porta ad un’azione esfoliante superficiale simile agli AHA ma ancora più graduale, ben bilanciata da un maggiore effetto idratante.
Poli-idrossiacidi sono ad esempio gluconolattone e l’acido lattobionico e sono suggeriti per pelli più sensibili, che presentano irregolarità cutanee e poca luminosità.
Anche se sono ancora oggetto di studio il loro uso ha dato ottimi risultati per schiarire macchie brune e segni di acne.
ACIDI ESFOLIANTI E TIPS
L’esfoliazione con gli acidi abbiamo visto che è un ottimo modo per aumentare la luminosità, migliorare il tono della pelle e l’aspetto di linee sottili.
Tuttavia, un’esfoliazione eccessiva può compromettere la barriera cutanea e provocare arrossamenti, desquamazioni e sensazioni di tensione o bruciore.
Le cellule morte sulla superficie della pelle creano una barriera protettiva sulla pelle.
Possono ad esempio impedire ai batteri nocivi di entrare negli strati più profondi e prevenire qualsiasi danno che possa portare a problemi/infezioni cutanee.
Inoltre, sono in grado di assorbire l’umidità dall’ambiente circostante e trattenere l’acqua presente negli strati profondi.
Dopo aver esfoliato la pelle, assicuratevi di applicare una crema idratante, con ingredienti rinfrescanti e lenitivi come l’aloe vera, l’acqua di rose, la malva.
Iniziare per gradi è sempre una buona idea e la frequenza dell’esfoliazione dipende dal tipo di esfoliante utilizzato e dal tipo di pelle.
Come scegliere gli acidi esfolianti da usare
A grandi linee:
- Se avete la pelle secca o disidratata la scelta può ricadere sugli AHA che agiscono più a livello superficiale della pelle.
- Se la pelle è grassa o a tendenza acneica, i BHA sono ottimi per liberare i pori e controllare i brufoli. Tuttavia possono causare secchezza della pelle, quindi non dimenticate di idratare.
- Per pelli sensibili i PHA sono abbastanza delicati per iniziare. In alternativa, anche un AHA come l’acido mandelico o BHA a bassa concentrazione.
- Pelli miste, infine, posso trovare benefici con l’uso di prodotti dove AHA e BHA sono usati in combinazione. Se particolarmente sensibili un’ottima scelta potrebbe essere l’acido mandelico e l’acido salicilico a bassa concentrazione.
ACIDI ESFOLIANTI E SOLE
I BHA agiscono eliminando le impurità presenti in profondità nei pori, non rendono quindi la pelle più sensibile al sole di quanto non lo sia già.
Ci sono studi, non ancora confermati, dove l’acido salicilico ha mostrato effetti protettivi sulla pelle rispetto ai danni del sole.
Gli AHA, invece, poiché agiscono esfoliando lo strato superiore della pelle, la rendono più esposta agli agenti esterni aumentando così la sensibilità ai raggi UV.
Questo effetto può durare per oltre una settimana dopo aver smesso di usare l’esfoliante, quindi non importa se lo si usa la mattina o la sera: la pelle ha comunque maggiori probabilità di subire danni solari.
In conclusione è possibile usare gli esfolianti chimici quando volete, ma soprattutto per quanto riguarda gli AHA con l’uso abbinato di una protezione solare.
Speriamo di aver fatto un po’ di chiarezza nel “nebuloso mondo degli acidi” e vi invitiamo a scriverci nei commenti perché saremo felici di sapere cosa ne pensate e di darvi ulteriori consigli.
Articolo scritto da Silvia
Sono Silvia, @silviathauma su INSTAGRAM. Chimica di formazione, sono appassionata di beauty e profumeria artistica.
Sono l’amica a cui chiedi consigli per regalare creme o quando vuoi cambiare profumo. Se mi cerchi di solito mi trovi in giro per profumerie.