Esxence è una delle più importanti fiere mondiali per quanto riguarda il mondo della profumeria e ogni anno ci riserva delle sorprese interessanti.
Lo scorso anno mi sono imbattuta in un marchio che ha colpito subito la mia attenzione e del quale mi sono follemente innamorata: Jijide.
Fortunatamente ho avuto l’opportunità di fare quattro chiacchiere con uno dei suoi fondatori e questo è quello che ci siamo detti.
INTERVISTA AD ADAM, FONDATORE DI JIJIDE
Ciao Adam e grazie per aver accettato di fare questa intervista.
Ogni volta che mi approccio a un brand nuovo cerco sempre di entrare un po’ nel suo mondo e il mondo di Jijide mi ha affascinata da subito per la coerenza e per l’originalità delle fragranze.
Di solito si dice, parafrasando molto Steve Jobs, che le idee migliori e le intuizioni più geniali avvengono “nel garage di casa”.
Ecco, ci spieghi se anche la nascita di Jijide è avvenuta “quasi per caso” e che tipo di progetto c’è dietro?
Jijide nasce dalla nostra volontà di creare qualcosa insieme, capace di rappresentare la nostra amicizia. Andrea, Fanqi ed io siamo amici da moltissimi anni; le distanze, fisiche o culturali, non hanno mai limitato il nostro affetto.
Insieme, volevamo affrontare un progetto che potesse rappresentare l’incontro tra due mondi lontani e dimostrare come le diversità, quando messe in un contesto di dialogo, possono creare “bellezza”.
E avete scelto come veicolo di comunicazione il profumo. Come mai?
Scegliemmo il profumo perché proprio in quegli anni, nella Cina del 2015, era diventato per le nuove generazioni uno strumento di emancipazione sociale.
Ragazzi e ragazze creavano gruppi d’acquisto per avere quante più fragranze artistiche possibili, scambiandosi tra loro piccole quantità per poter provare il maggior numero di creazioni.
Infatti, il profumo è un prodotto “nuovo” per la cultura cinese, e il suo utilizzo era ancora associato a temi di trasgressione e affermazione individuale; questa idea non è più condivisa dalle nuove generazioni e noi, con Jijide, vogliamo proprio dare un volto al cambiamento positivo.
Ci spieghi brevemente come avviene la scelta dei nasi creatori?
Sono tutti molto giovani e diversi tra loro per caratteristiche ed esperienze ma le loro creazioni seguono quasi magicamente uno stesso filo dialogico-olfattivo.
Come si crea tanta armonia?
Jijide sceglie di lavorare con nuovi talenti proprio perché ci teniamo all’autenticità del risultato.
Se vogliamo rappresentare il nuovo, dobbiamo metterci nelle condizioni di dare ai professionisti del domani la possibilità di esprimere la loro capacità.
Le persone che lavorano con noi sono persone con cui entriamo in contatto e con cui si crea da subito un confronto creativo.
Penso che l’armonia sia innanzitutto un risultato del piacersi intellettualmente; segue poi il modello di creazione conversazionale, che, arrivati ormai alla seconda linea della collezione Dialogo, si è vista amplificata non solo nel rapporto tra i due nasi creatori di una nuova linea, ma anche nel dialogo con i creatori della linea precedente.
Al momento sono presenti sul vostro sito due collezioni, Personalità – il vostro primo progetto –, e Dialogo. Ci spieghi le caratteristiche principali di questi diversi gruppi di fragranze?
La collezione Personalità rappresenta il nostro debutto nel mondo del profumo.
Si tratta di un progetto sperimentale ardito, che ha visto la generazione di otto fragranze basate su una ricerca sulle relazioni tra odore e stati d’animo.
Ad esempio, la vaniglia ha forti relazioni con stati d’animo di eccitazione; note saline invece portano verso la calma e la meditazione.
Queste otto fragranze sono un’esplorazione dell’animo umano ed una rappresentazione della contemporaneità.
La collezione Dialogo è invece rappresentativa dei nostri ideali; è una riproduzione della nostra nascita, un modello di creazione innovativo e autentico dei valori che Jijide vuole rappresentare.
Una delle cose che mi ha affascinata di più delle vostre creazioni è quella di riuscire ad accogliere e far convivere le diversità creando perfetti equilibri.
Trasformando gli opposti in forza creatrice di qualcosa di nuovo.
Trovo questo assolutamente innovativo e, in un momento storico così delicato, un messaggio positivo. Ma ti chiedo: se il profumo viene inteso non più come qualcosa di statico bensì come qualcosa che segue l’evoluzione della persona, parlare di profumo-firma ha ancora senso?
Personalmente, penso che ogni modello di proposta abbia un valore profondo e un suo pubblico affezionato.
Sono anche un assiduo consumatore, e molte delle mie fragranze preferite sono realizzate da maestri profumieri.
Esiste poi l’innovazione: come innovare in un contesto ricco di tradizione e cultura?
Jijide vuole proprio rispondere a questa domanda: la nostra ricerca e i nostri modelli di creazione vogliono proprio andare incontro a un’esigenza di “nuovo” che molte persone apprezzano perché valide alternative alla tradizione.
Un’altra cosa che mi ha molto colpita è la multisensorialità della vostra comunicazione data dai colori, dalle forme e dalle immagini.
Tutto molto diretto, reale, semplice.
Un modo di fare anche marketing molto vicino all’arte – che alla fine è ciò che la profumeria di un certo livello dovrebbe fare.
Pensi che in un mondo social affollato e spesso chiassoso possa essere una chiave vincente per comunicare con il pubblico?
Jijide rappresenta proprio questo mondo.
Noi nasciamo in un contesto indubbiamente chiassoso, e per emergere serve un messaggio importante e chiaro. I temi che Jijide tratta sono temi delicati: oggi le diversità non trovano punti di contatto e l’assenza di dialogo genera orrore e violenza e questo vuoto conversazionale si vede in tutti gli ordini di grandezza sociali.
La nostra voce è sentita e crediamo che col tempo saprà emergere nitidamente, ma per farsi sentire sempre più forte, serve che il nostro strumento di comunicazione (i nostri prodotti) siano sempre più efficaci nel rappresentare i nostri valori.
Solo così saremo veramente convincenti nel sensibilizzare le persone al dialogo.
Ad Esxence avete presentato due nuove fragranze della linea Dialogo: Fuoco e Terra – due elementi fondamentali per la sopravvivenza e legati a qualcosa di genuino e naturale, esattamente come Riso e Grano.
Come sono state accolte e quali sono le loro caratteristiche principali?
Con entusiasmo. Mentre parliamo, Terra e Fuoco sono finalmente disponibili, e sono state proprio le persone di Esxence a convincerci ad accelerare la produzione.
Per noi Esxence è sempre un importante momento di confronto, e ci tengo a ringraziare tutte le persone, ormai affezionate, che ci fanno visita durante l’evento.
Rispetto a Riso e Grano, che parlano di cibo ed elementi di scoperta, Terra e Fuoco parlano dello stare insieme, dei momenti di condivisione.
I nomi sono esattamente una sintesi di un racconto che anticipa l’esplorazione olfattiva.
Uno dei messaggi chiave che lanciate con i vostri profumi è l’inclusività; grazie anche a un alfabeto olfattivo di facile comprensione, semplice ma in grado di smuovere qualcosa che è comune a tutti perché fortemente esperienziale, esattamente come potrebbe fare la musica.
Gli altri messaggi invece quali sono?
L’inclusività è uno degli aspetti sicuramente a cui teniamo maggiormente.
Infatti, noi non parliamo mai di “nicchia”, che sottintende una profumeria “esclusiva”, ma preferiamo parlare di “profumeria artistica”, che rende più rilevanti gli aspetti di racconto, di ricerca e di esecuzione.
Le nostre creazioni partono dallo sviluppo di un racconto, che deve essere universalmente comprensibile, ricco anche di elementi “pop”.
Jijide vuole essere un marchio di scoperta, vogliamo che le persone possano avvicinarsi al mondo della profumeria artistica.
In sintesi, Jijide si definisce attraverso tre messaggi fondamentali:
- La multiculturalità, ovvero l’incontro tra diversità e il loro dialogo che genera bellezza
- L’inclusività, ovvero essere accoglienti verso tutti, appassionati o semplicemente curiosi e al loro primo approccio verso la profumeria artistica
- La sostenibilità, ovvero affrontare la produzione dei nostri prodotti con responsabilità.
Il vostro approccio al mondo della profumeria è anche molto legato all’ambiente e alla sua conservazione.
Ci spieghi come avviene la selezione delle materie prime e quali azioni in concreto intraprende il vostro brand per impattare il meno possibile sull’ecosistema?
Indubbiamente, la responsabilità verso l’ambiente è uno dei principi fondamentali di Jijide: i prodotti sono realizzati con un’attenzione ai temi di sostenibilità e Jijide sceglie e verifica tutti gli elementi che compongono sia le nostre fragranze così come i nostri prodotti.
Lo facciamo perché siamo pienamente consapevoli dell’importanza del rispetto per l’ambiente e vogliamo contribuire a sensibilizzare il mercato a fare altrettanto. ù
Ad esempio, Jijide per le sue fragranze predilige materie prime naturali solamente se queste diventano disponibili senza danneggiare l’ecosistema.
Diversamente, vengono utilizzate materie sintetiche.
Inoltre, tutte le produzioni dei nostri Eau de Parfum, che sono 100% Made in Italy, seguono la filosofia del KM0, ovvero la filiera di produzione è distribuita a qualche decina di chilometri attorno al nostro studio creativo di Milano, riducendo quanto più possibile l’impatto ecologico derivante dalla logistica nei processi produttivi.
E infine, un’ultima doverosa domanda: avete in cantiere qualche progetto che con la dovuta scaramanzia volete condividere con noi?
Nel 2025, ad Esxence, presenteremo la nuova proposta della linea Dialogo.
Si tratterà di un dialogo avvincente perché interesserà l’Italia e non parlerà di luoghi ma rifletterà il nostro Paese in modo autentico.
Al momento non voglio anticipare troppo, ma invito tutti a partecipare ad Esxence e passare a trovarci.
Grazie Adam, la chiacchierata è stata piacevolissima e abbiamo scoperto un sacco di cose interessanti su Jijide, vi verremo sicuramente a trovare il prossimo anno e nel frattempo seguiremo i vostri passi profumati!
E ai nostri lettori chiediamo: conoscevate questo brand? Avete avuto già modo di provarlo? E se sì, come lo avete scoperto? Fatecelo sapere nei commenti!