La Thailandia è conosciuta in tutto il mondo non solo per le sue bellezze naturali, le spiagge paradisiache e la sua cucina esotica, ma anche per un’arte antichissima e molto rispettata: il massaggio thailandese.
Quando pensiamo ai massaggi thailandesi tradizionali, la nostra mente può subito andare alla tipica figura del massaggiatore che esegue movimenti complessi, stretching e pressioni sui punti strategici del corpo.
Ma i massaggi thailandesi sono molto più di questo: sono una parte integrante della cultura e della filosofia del benessere del paese, che affonda le radici nella tradizione e nella spiritualità.
Se nell’articolo precedente, che abbiamo dedicato alla scoperta della Tahilandia dal punto di vista delle bellezze naturali, in questo articolo, esploreremo non solo il famoso massaggio thailandese tradizionale, ma anche la riflessologia plantare, un’altra pratica altrettanto importante.
Capiremo insieme come questi massaggi possano offrire numerosi benefici a breve, medio e lungo termine.
Inoltre, cercheremo di scoprire come la cultura thailandese e la filosofia del massaggio siano strettamente legate, facendo luce sulle pratiche, gli usi e i costumi legati a queste discipline.
Il massaggio thailandese tradizionale: un’arte secolare
Il massaggio thailandese tradizionale, chiamato “Nuad Bo Rarn”, è una pratica che risale a più di 2500 anni fa.
La sua origine è strettamente legata alla medicina tradizionale thailandese, che ha influenze dall’India, dalla Cina e dal sud-est asiatico.
Il fondatore di questa disciplina è spesso associato al medico indiano Jivaka Kumar Bhaccha, che si dice abbia portato l’arte del massaggio in Thailandia.
Questo tipo di massaggio è diverso rispetto a quelli più comuni che possiamo trovare in Occidente, come i massaggi rilassanti o quelli svedesi.
Il massaggio thailandese tradizionale è caratterizzato da una combinazione di pressioni, stretching, manipolazioni muscolari e tocchi delicati, simili a quelli che si trovano nelle pratiche di yoga.
Spesso si parla di un “massaggio che lavora sull’energia”, dato che il massaggiatore cerca di stimolare e bilanciare i flussi energetici nel corpo, utilizzando i punti di pressione (detti “sen”) che corrispondono ai canali energetici.
Lo stesso approccio è usato anche in altri tipi di massaggi orientali come quelli indonesiani dei quali vi abbiamo raccontato tempo fa.
Come si svolge un massaggio thailandese tradizionale
Questa è stata una delle mie esperienze di viaggio migliori, in più per noi occidentali sono il modo migliore per scoprire un altro lato di questo meraviglioso popolo.
Durante una sessione di massaggio thailandese, il paziente rimane completamente vestito, in genere con abiti leggeri e comodi.
Il massaggiatore utilizza mani, pollici, gomiti, ginocchia e persino piedi per applicare pressioni su specifici punti del corpo, lavorando su muscoli, articolazioni e tessuti.
Oltre alle pressioni, sono spesso eseguiti movimenti di stretching passivo che allungano e rilassano i muscoli, migliorando la flessibilità e la mobilità.
La tecnica non si limita alla parte superiore del corpo, ma coinvolge anche gambe, piedi e testa.
Non di rado, il massaggio include anche movimenti che stimolano il flusso sanguigno e linfatico, per migliorare la circolazione e promuovere il rilassamento profondo, che nella maggior parte delle volte porta ad un sonno profondo.
Benefici del massaggio thailandese tradizionale
I benefici di questa pratica vanno ben oltre il semplice rilassamento.
A breve termine, il massaggio thailandese è noto per ridurre la tensione muscolare, alleviare lo stress e migliorare la mobilità articolare.
A medio termine, può contribuire a migliorare la circolazione sanguigna, stimolare il sistema linfatico e favorire l’eliminazione delle tossine dal corpo.
A lungo termine, il massaggio thailandese è anche un valido strumento per migliorare la postura, prevenire gli infortuni e alleviare dolori cronici come quelli alla schiena, al collo o alle spalle,
Questo lo posso confermare perchè dopo un massaggio profondo e anche un pochino doloroso, mio marito per circa 6 anni non ha più avuto male alla schiena, nonostante facesse un lavoro molto fisico e pesante.
La filosofia dietro il massaggio thailandese
In Thailandia, il massaggio non è solo una pratica fisica, ma è anche una disciplina spirituale.
I thailandesi credono che il corpo sia una manifestazione del nostro spirito, e che il benessere fisico sia strettamente legato a quello mentale ed emotivo.
Il massaggio thailandese, quindi, non è solo un modo per rilassarsi, ma anche un mezzo per raggiungere un equilibrio interiore, promuovendo il benessere psicologico e spirituale.
Uno degli aspetti più interessanti del massaggio thailandese è il concetto di “sen”, che si riferisce ai canali energetici che percorrono il corpo umano.
I massaggiatori thailandesi sono formati per riconoscere questi canali e utilizzano tecniche di pressione per ristabilire l’equilibrio energetico.
Questo approccio è molto simile alla filosofia dello yoga e dell’ayurveda, dove la salute dipende dall’armonia tra corpo, mente e spirito.
Riflessologia Plantare: il massaggio che rilassa i punti chiave
Oltre al massaggio thailandese tradizionale, un’altra pratica molto popolare in Thailandia è la riflessologia plantare, un tipo di massaggio che si concentra sulla stimolazione di specifici punti sui piedi, ritenuti collegati a organi e funzioni vitali del corpo.
La riflessologia plantare si basa sull’idea che i piedi siano una sorta di “mappa” del corpo, e che massaggiando determinati punti sui piedi sia possibile influenzare positivamente la salute e il benessere di tutto l’organismo.
Come funziona la riflessologia plantare
Durante una sessione di riflessologia plantare, il massaggiatore utilizza le dita o uno strumento speciale per applicare pressioni sui punti riflessi del piede.
Ogni zona del piede corrisponde a un’area specifica del corpo: ad esempio, il tallone è associato alla parte bassa della schiena, l’arco del piede ai polmoni, e le dita ai sistemi ormonale e digestivo.
La riflessologia plantare è particolarmente utile per alleviare lo stress, migliorare la circolazione e favorire il rilassamento.
Inoltre, viene spesso utilizzata per trattare mal di testa, disturbi digestivi e problemi legati all’insonnia.
Benefici della riflessologia plantare
Anche i benefici della riflessologia plantare sono molteplici.
A breve termine, la riflessologia aiuta a ridurre la tensione, migliorando il flusso sanguigno e il rilassamento.
A medio termine, può contribuire a stimolare il sistema nervoso e rafforzare il sistema immunitario.
A lungo termine, la riflessologia plantare è considerata un valido alleato nel miglioramento dell’equilibrio energetico del corpo e nella prevenzione di numerosi disturbi fisici.
I massaggi thailandesi nella vita quotidiana dei thai
In Thailandia, il massaggio non è solo un’esperienza da spa o un trattamento lussuoso per turisti, ma fa parte della vita quotidiana.
Molti thailandesi si concedono regolarmente un massaggio per rilassarsi, migliorare la loro salute o semplicemente come una forma di cura personale.
Esistono diversi tipi di massaggi, da quelli più leggeri e rilassanti a quelli più intensi e terapeutici.
Inoltre, il massaggio è un’attività che può essere praticata a qualsiasi età, tanto che anche gli anziani thailandesi sono abituati a frequentare le case di massaggio per mantenersi in buona salute.
I massaggi tailandesi sono talmente integrati nella cultura che si possono trovare ovunque: dalle spiagge turistiche alle piccole botteghe nei villaggi, senza dimenticare le famose “case di massaggio” in cui le tecniche vengono tramandate di generazione in generazione.
Se sei a Bangkok ecco dove andare a fare dei veri massaggi thailandesi tradizionali.
Il ruolo spirituale del massaggio in Thailandia
Il massaggio in Thailandia ha anche una forte componente spirituale.
Tradizionalmente, i massaggiatori sono considerati “guaritori” che lavorano non solo sul corpo fisico, ma anche sull’anima.
Molti massaggiatori thailandesi sono formati in scuole speciali e imparano a riconoscere le energie del corpo, una pratica che si riflette anche nelle antiche tradizioni buddhiste del paese.
Inoltre, in Thailandia è comune che il massaggio venga eseguito in un ambiente rilassante, con l’accompagnamento di musica soft, aromaterapia e l’uso di oli essenziali.
Tutti questi elementi concorrono a creare un’atmosfera che aiuta il cliente a liberarsi dalle preoccupazioni quotidiane e a concentrarsi sul suo benessere psicofisico.
Se ti trovi in Thailandia o stai cercando un’esperienza di benessere alternativa, non esitare a provare un massaggio thailandese.
Più di un semplice trattamento, è un vero e proprio viaggio nella cultura e nella filosofia del benessere tailandese, un’esperienza che ti aiuterà a sentirti più equilibrato e in sintonia con te stesso.
E chissà, magari il prossimo passo sarà quello di approfondire la tua conoscenza di questa pratica affascinante, imparando direttamente da un maestro thailandese, per scoprire i segreti di una tradizione che affonda le radici in millenni di storia e spiritualità.
Spero che questo viaggio vi sia piaciuto, a presto.
Articolo scritto da Eli