Benvenuto ottobre con le tue giornate fresche, la sonnolenza, il cattivo umore, il nervosismo, le occhiaie e i capelli che cadono!
Non so voi, ma i cambi di stagione mi distruggono! Non so mai come vestirmi, il raffreddore mi aspetta sempre dietro l’angolo, e quando vado a dormire faccio fatica a prendere sonno e mi sveglio stanca, come se non mi fossi mai addormentata.
Il riposo
So benissimo che il riposo è tutto, se manca ne risente il livello di vigilanza, il sistema ormonale, il sistema immunitario, la memoria.
So anche che l’organismo umano è perfetto, che durante i cambi di stagione il ritmo cicardiano, che regola i momenti del sonno e della veglia, deve semplicemente trovare una nuova regolarità grazie alla melatonina che produciamo di notte.
Alcuni studi dicono che un italiano su sette soffre di insonnia, con forti ripercussioni negative sulla propria vita e sul proprio benessere.
E la maggior parte sono donne!
Ansia, stress, età che avanza, cambio di stagione, irregolarità ormonali, insonnia legati ai viaggi e al jet lag. Un incubo ad occhi aperti, oserei dire!
E non mi basta evitare di bere eccitanti la sera, come il caffè, non andare in palestra… mai andata, in realtà.
O mangiare leggero per non impegnare la digestione, e mangiare cibi che contengano triptofano, precursore della serotonina.
A volte mi rendo conto di avere bisogno di un aiuto più importante e lo cerco nelle mie amate piante officinali.
Apro la mia dispensa e ho a disposizione diverse piante per dormire: valeriana, escolzia, passiflora, lavanda, tiglio, melissa, biancospino, griffonia e arancio dolce.
Le piante amiche del sonno
Le passo in rassegna tutte…
- La valeriana induce il sonno fisiologico, specie se ho difficoltà ad addormentarmi.
- L’escolzia agisce sul mio stato ansioso e favorisce un sonno riposante, senza interruzioni notturne.
- La passiflora agisce sul sistema nervoso centrale, mi rilassa e mi toglie l’ansia.
- La lavanda e il tiglio agiscono anche loro sul sistema nervoso centrale, però li tengo soprattutto quando ho tosse e raffreddore e ne sfrutto anche le proprietà antisettiche.
- La melissa mi aiuta a rilassarmi, a gestire l’ansia e a digerire, la tengo per le serate in cui ho cenato più abbondantemente e la associo alla camomilla, che è un blando digestivo e agisce sulla muscolatura liscia e non sul sistema nervoso centrale. Quindi da sola non mi aiuterà mai a dormire.
- Il biancospino lo uso quando l’insonnia è legata ad ansia accompagnata da tachicardia (la chiamano la valeriana del cuore mica per caso!), perché tiene a bada l’emotività e gli stati di tensione.
- La griffonia è l’ultima a essere arrivata, quando ho capito che la mia insonnia era più legata al tono dell’umore e avevo bisogno di un sostegno più forte, più importante. Al pari dell’iperico, per chi conosce la fitoterapia.
Sappiate che alcune piante sono più efficaci in compresse o in tintura madre, anziché in tisana.
La valeriana poi non ve la consiglio proprio da bere, per quanto è amara.
Piccoli rituali serali
Se anche voi la sera dichiarate guerra al vostro cuscino, e siete stanche di contare le pecorelle o di guardare il soffitto della vostra camera, scegliete una delle piante per dormire in base alle vostre esigenze e seguite questi piccoli riturali serali, oltre a cambiare un pochino il vostro stile di vita.
Se trovate il tempo, prima di infilarvi sotto le coperte preparate un bagno caldo per lavare via le preoccupazioni e rilassare i muscoli con il calore e qualche goccia di olio essenziale di arancio dolce, lavanda o camomilla, disperse in un cucchiaino di amido di riso o bicarbonato.
In camera da letto, fate come me: sul comodino mettete un sacchettino di fiori di lavanda a farvi compagnia, e aggiungete tre gocce di olio essenziale di arancio dolce o di lavanda sul cuscino.
Come vi dico sempre, naturale non significa innocuo: prima di curarsi con le erbe è sempre necessario un colloquio con il proprio erborista di fiducia e chiedere un parere del proprio medico, in caso di patologie già in corso o se il disturbo non è più momentaneo.
Fatemi sapere la pianta per dormire che fa per voi e se i miei consigli vi sono stati utili.
A presto!
Articolo scritto dalla Dott.ssa Ambra Centra
Laurea in Scienze e tecnologie cosmetologiche ed erboristiche
Vice Coordinatrice Nazionale del Coordinamento Nazionale Erboristi Laureati & Studenti in Tecniche Erboristiche.
Ha collaborato alla scrittura del libro ‘Cosmetologia: visione d’insieme‘
Iscritta al Registro Nazionale Erboristi Professionisti n° GLT0057S
Bibliografia
- Alessandro Bruni, Farmacognosia generale ed applicata, Ed. Piccin, 1999, ISBN: 8829915009
- Elisabetta Boncompagni, Erika Bianchi, Corrado Giua, Guida bibliografica ai più noti fitoterapici, Aboca, 1999
- Enrica Campanini, Dizionario di Fitoterapia e piante medicinali, Ed. Tecniche Nuove, 2012, ISBN: 978-88-481-2734-9
- Francesco Capasso, Giuliano Grandolini, Angelo A. Izzo, Fitoterapia: Impiego razionale delle droghe vegetali, Ed. Springer, 2006, ISBN 978-88-470-0505-1
- Ivano Morelli, Guido Flamini, Luisa Pistelli, Manuale dell’Erborista, Ed. Tecniche Nuove, 2005, ISBN: 978-88-481-1736-4
- Rita De Pasquale, Giuliano Grandolini, Farmacognosia: Botanica, chimica e farmacologia delle piante medicinali, Ed. Springer, 2011, ISBN 978-88-470-1652-1
- S.Pignatti “Flora d’Italia“, 1982: Juglans regia L. – Vol. 1 pg. 107
- Scoprire, riconoscere, usare le erbe – Fabbri editori
- Lunario di casa e campagna – Edizioni Del Baldo
- La Grande Enciclopedia delle Erbe, Dix editore
2 risposte
come sempre un articolo molto interessante
prendo spunto per la prossima tappa in erboristeria.
grazie!
In un brutto periodo in cui non riuscivo ad addormentarmi mi è capitato di ricorrere alla valeriana ed ecco il termine giusto quando cercavo di descrivere ma non trovavo la parola adatta: sonno fisiologico!